dipinto 86 restauro
 Relazione di Restauro dott.ssa F. R. Melodia  
 RELAZIONE TECNICA

 

In seguito all’analisi del verso si è potuto rilevare che il dipinto è stato realizzato su tela a trama fitta di medio spessore, composta di sei pezze, disposte in larghezza, unite da quattro cuciture orizzontali ed una verticale che congiunge i due teli che compongono il secondo pannello partendo dall’alto. Tutte le cuciture furono realizzate a lembi aperti lungo la cimosa del tessuto.

Il dipinto non era rifoderato bensì rinforzato da fasce perimetrali, da una fascia centrale larga circa 30 cm. e da una serie di piccole toppe a supporto di buchi e lacerazioni; il tutto realizzato con un tessuto a trama larga corrispondente a quello utilizzato per le toppe dell’altro dipinto restaurato, raffigurante MADONNA CON BAMBINO, SAN TRIFONE IN GLORIA E SANTO VESCOVO.

L’opera era fissata al telaio originale (anche sul fronte dipinto) da una serie di chiodi oramai ossidati che avevano corroso il tessuto ed i materiali pittorici tanto da creare buchi e lacerazioni.

La struttura lignea, dotata di traverse a croce e realizzata ad incastri fissi, presentava l’asta superiore di larghezza inferiore alle altre. Il telaio, molto compromesso da indebolimento della fibra e sconnessione degli incastri, mostrava numerosi interventi di riparazione e di sostegno, eseguiti grossolanamente, per rimediare a spaccature, deformazioni ed incrinature del legno.

La materia pittorica, di scarso spessore, era ben adesa al supporto ad eccezione delle campiture grigie, di maggiore consistenza, localizzate nella parte alta al centro del dipinto.

In basso a destra, inserita in un riquadro sul fondo scuro di fianco al panneggio della Madonna, è presente l’iscrizione “Ortent. Brun. Pingebat A.N.S. MDCXXIX” scarsamente leggibile, se non con un’illuminazione localizzata.

L’intervento è stato avviato con le fermature del colore instabile e scodellato eseguite con l’uso di colletta e completate con applicazione di calore e pressione.

In seguito sono stati compiuti i test di solubilità per l’individuazione della tipologia dei materiali da rimuovere. La pulitura è stata compiuta con un’emulsione di Alcool Benzilico (10%). Su due campiture, il mantello della Madonna e la veste verde del Re al centro della scena, è stato necessario ripetere la pulitura a causa del forte annerimento del colore.

La pulitura è stata completata con la rimozione meccanica di residui di sporco e ridipinture e dall’asportazione delle vecchie stuccature rosse.

L’unica ridipintura più vecchia e con caratteristiche materiche differenti dalle altre era quella presente sul turbante del servitore con la faretra, al centro della scena; in questo caso, infatti, la stuccatura sottostante era molto più compatta e di colore grigio, e sono state trovate tracce di colore originale unicamente sul suo perimetro.

Avendo accertato che il tessuto di supporto rispondeva alle sollecitazioni meccaniche con elasticità e resistenza, dopo aver velinato la superficie pittorica, è stato avviato l’intervento sul verso. Sono state asportate le toppe e rimossi a bisturi i residui di adesivo, è stata eseguita la pulitura per mezzo di spazzolini di ottone e aspirapolvere, ed è stata effettuata l’applicazione generalizzata a pennello di consolidante con funzione e schermante.

Nelle lacune del supporto sono stati realizzati gli inserti, con l’uso di tela di lino a trama simile all’originale, vincolati al perimetro. Nelle lacune con presenza di sfilacciature del tessuto originale è stata compiuta la ritessitura della lacuna. Gli inserti e le ritessiture sono stati rinforzati con velo di Lione.

La tela è stata dotata di fasce perimetrali, realizzate con tela poliestere, e di rinforzi lungo le cuciture con velo di Lione (crepeline).

Dopo l'asportazione della velina e dei residui di colletta la superficie pittorica è stata verniciata a pennello con resina Laropal A81.

È seguito il fissaggio sul nuovo telaio ligneo ad espansione.

La stuccatura di tutte le lacune è stata effettuata dopo una nuova verniciatura a pennello, l’integrazione pittorica è stata condotta a tratteggio.

La protezione finale è stata realizzata per nebulizzazione con resina Retoucher.

 

Lecce, 5 agosto 2011

Francesca Romana Melodia