RELAZIONE
TECNICA
In seguito all’analisi
del verso si è potuto rilevare che il dipinto è stato realizzato su tela a
trama fitta di medio spessore, composta di sei pezze, disposte in larghezza,
unite da quattro cuciture orizzontali ed una verticale che congiunge i due teli
che compongono il secondo pannello partendo dall’alto. Tutte le cuciture furono
realizzate a lembi aperti lungo la cimosa del tessuto.
Il dipinto non era
rifoderato bensì rinforzato da fasce perimetrali, da una fascia centrale larga
circa 30 cm. e da una serie di piccole toppe a supporto di buchi e lacerazioni;
il tutto realizzato con un tessuto a trama larga corrispondente a quello
utilizzato per le toppe dell’altro dipinto restaurato, raffigurante MADONNA CON BAMBINO, SAN TRIFONE IN GLORIA E
SANTO VESCOVO.
L’opera era fissata al
telaio originale (anche sul fronte dipinto) da una serie di chiodi oramai
ossidati che avevano corroso il tessuto ed i materiali pittorici tanto da
creare buchi e lacerazioni.
La struttura lignea,
dotata di traverse a croce e realizzata ad incastri fissi, presentava l’asta
superiore di larghezza inferiore alle altre. Il telaio, molto compromesso da
indebolimento della fibra e sconnessione degli incastri, mostrava numerosi
interventi di riparazione e di sostegno, eseguiti grossolanamente, per
rimediare a spaccature, deformazioni ed incrinature del legno.
La materia pittorica, di
scarso spessore, era ben adesa al supporto ad eccezione delle campiture grigie,
di maggiore consistenza, localizzate nella parte alta al centro del dipinto.
In basso a destra,
inserita in un riquadro sul fondo scuro di fianco al panneggio della Madonna, è
presente l’iscrizione “Ortent. Brun. Pingebat A.N.S. MDCXXIX” scarsamente
leggibile, se non con un’illuminazione localizzata.
L’intervento è stato
avviato con le fermature del colore instabile e scodellato eseguite con l’uso
di colletta e completate con applicazione di calore e pressione.
In seguito sono stati
compiuti i test di solubilità per l’individuazione della tipologia dei
materiali da rimuovere. La pulitura è stata compiuta con un’emulsione di Alcool Benzilico (10%). Su due campiture, il
mantello della Madonna e la veste verde del Re al centro della scena, è stato
necessario ripetere la pulitura a causa del forte annerimento del colore.
La pulitura è stata
completata con la rimozione meccanica di residui di sporco e ridipinture e
dall’asportazione delle vecchie stuccature rosse.
L’unica ridipintura più vecchia e con caratteristiche materiche differenti
dalle altre era quella presente sul turbante del servitore con la faretra, al
centro della scena; in questo caso, infatti, la stuccatura sottostante era
molto più compatta e di colore grigio, e sono state trovate tracce di colore
originale unicamente sul suo perimetro.
Avendo accertato che il
tessuto di supporto rispondeva alle sollecitazioni meccaniche con elasticità e
resistenza, dopo aver velinato la superficie pittorica, è stato avviato
l’intervento sul verso. Sono state asportate le toppe e rimossi a bisturi i
residui di adesivo, è stata eseguita la pulitura per mezzo di spazzolini di
ottone e aspirapolvere, ed è stata effettuata l’applicazione generalizzata a
pennello di consolidante con funzione e schermante.
Nelle lacune del
supporto sono stati realizzati gli inserti, con l’uso di tela di lino a trama
simile all’originale, vincolati al perimetro. Nelle lacune con presenza di
sfilacciature del tessuto originale è stata compiuta la ritessitura della
lacuna. Gli inserti e le ritessiture sono stati rinforzati con velo di Lione.
La tela è stata dotata
di fasce perimetrali, realizzate con tela poliestere, e di rinforzi lungo le
cuciture con velo di Lione (crepeline).
Dopo l'asportazione
della velina e dei residui di colletta la superficie pittorica è stata verniciata
a pennello con resina Laropal A81.
È seguito il fissaggio
sul nuovo telaio ligneo ad espansione.
La stuccatura di tutte
le lacune è stata effettuata dopo una nuova verniciatura a pennello,
l’integrazione pittorica è stata condotta a tratteggio.
La protezione finale è
stata realizzata per nebulizzazione con resina Retoucher.
Lecce, 5 agosto 2011
Francesca Romana Melodia
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