L'intervento conservativo del supporto ha riguardato la ricomposizione di tagli e
lacerazioni, tramite incollaggi puntuali e riavvicinamento dei lembi, con l’uso
di adesivi specifici.
In previsione del
pre-tensionamento, per l'eliminazione delle deformazioni della tela, si è
preferito intervenire sul recto per liberare la superficie pittorica sia dalla
velinatura sia dalle stratificazioni di vernice che avrebbero creato tensioni
irregolari durante tale operazione. Inoltre, in funzione della scelta di dotare
il dipinto di telaio con meccanismo flottante
autoadattattivo, è stato
necessario rimandare anche l’applicazione delle fasce perimetrali.
La superficie pittorica è stata
quindi protetta da una prima stesura a pennello di resina Laropal A81 diluita
in White Spirit.
In seguito sono stati
applicati i margini perimetrali con l’uso di tela sintetica (tipo ISPRA preparata
con BEVA371 a spruzzo).
PROGETTAZIONE
E COORDINAMENTO DEL TELAIO E DEL SISTEMA FLOTTANTE AUTOADETTATIVO A CURA DI
FRANCO DEL ZOTTO
Il nuovo telaio
è stato costruito in legno, con una serie di traverse in grado di assicurare
una diminuzione delle sezioni, un abbattimento del peso della struttura e
quindi una certa elasticità, condizione preferibile a un telaio troppo rigido.
La scelta del materiale legno è motivata anche dal fatto che il nuovo telaio ha
mantenuto così un aspetto congruo alla tradizionale tecnica costruttiva.
Le lacune sono state risarcite con
stucco a base di gesso di Bologna e colla animale, e sulle stuccature è stata
realizzata una prima colorazione a tempera alla quale è seguita una seconda
verniciatura a pennello, sempre con Laropal A81 diluita in White Spirit.
L’integrazione
pittorica è stata eseguita a tratteggio utilizzando colori a vernice e la
protezione finale, applicata per nebulizzazione, è stata realizzata con vernice
Retouchér.
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