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L'opera
Autore: Gianserio Strafella
Soggetto: Pietà
Collocazione: Nardò, chiesa dei Carmelitani
Provenienza: ubicazione originaria
Datazione: 1562 ca.
Tecnica di esecuzione: olio su tela
Misure: 200x145 cm
Iscrizioni: --------
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Lo stato di conservazione (luglio 2010)
Stato di conservazione: buono
Ultimo restauro eseguito: 1999 per il Senato della Repubblica
Esigenza restauro: no
Livello urgenza: ------
Proiezione tempi: ----
Proiezione costi: -----
Analisi iconografica
Il momento della pietà segue la deposizione dalla Croce del Cristo. Egli è esanime, il livore delle membra rende più intenso il rosso caldo del sangue ancora gocciolante dalle mani, dai piedi e dal costato piagati. La Vergine, rappresentata nella sezione alta a sinistra della tela, offre al devoto osservatore il corpo di suo figlio, retto da angeli, un piede è sollevato dalla Maddalena accovacciata in basso. Gli occhi dell'osservatore sono guidati a sondare l'affollata scena seguendo le direttrici date da un elaborato gioco di incroci di mani. L'ambientazione naturalistica dona una dimensione tutta terrena al dramma consumato, dove neppure gli angeli hanno conservato la loro impassibilità celestiale. Infatti, si sono fatti anche loro carne, come evidenzia la possente muscolatura sotto l'incarnato roseo, per reggere la salma del Salvatore. I colori cangianti e fosforescenti delle vesti e delle ali, palesa la conoscenza da parte del pittore degli esiti iconografici del maturo manierismo romano nel secolo XVI.
Suggerimenti per una analisi incrociata tra più opere
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Pietà
Maddalena
Bibliografia recente:
De Castris, 1988
Greco, 1990
Cassiano, 2000
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